Di antiche origini, venivano preparati in tutte le case e sono legati alla tradizione storica della regione perché in passato giocavano un ruolo importante nell’alimentazione, specialmente contadina, fino alla scoperta dello zucchero.

I fichi interi e ben maturi si espongono al sole per 7-8 giorni su assi di legno proteggendoli con un velo e avendo cura di rigirarli frequentemente. Quando sono secchi, si calano per pochi secondi in acqua bollente; si scolano e si lasciano asciugare su un canovaccio, indi si tagliano a metà dalla base al peduncolo senza staccare le due metà che vanno farcite con mandorle tostate, pezzi di cioccolata, miele e buccia tritata di limone. Si richiude il fico sovrapponendo le due metà. Si sistemano su una leccarda e si infornano per circa 30 minuti a 220°C. Ancora caldi si depongono in recipienti di creta alti detti “capasidde” e si aromatizzano i vari strati con “semi” di finocchio e foglie di alloro.