Il Parco del Gargano al tredicesimo posto della classifica dell’università di Cambridge con quasi quattro milioni di visitatori l’anno

I luoghi sono spettacolari e unici al mondo per biodiversità, per il loro valore naturalistico, per ciò che rappresentano per l’uomo; aree naturali e parchi nazionali visitati da miliardi di persone all’anno: da quella che ruota attorno a San Francisco, al Lake District national Park in Gran Bretagna, al Gran Canyon national Park negli Stati uniti. E tra loro c’è anche la Foresta Umbra nel Parco nazionale del Gargano. Una risorsa straordinaria, un’area protetta relativamente giovane, per la sua istituzione rispetto ad altri ecosistemi protetti nel mondo; con una potenzialità in parte ancora inespressa e spesso poco riconosciuta da amministratori e comunità che hanno la fortuna di averla sotto casa.
Lo studio su 550 parchi
Uno studio dell’università di Cambridge incentrato sul valore economico delle aree naturali e del turismo che ruota attorno a questi luoghi, ha preso in considerazioni 550 parchi nazionali e aree protette nel mondo tirando fuori dati incredibili sia sul numero di visitatori che sull’impatto economico; in termini di vero e proprio fatturato che essi rappresentano o potrebbero rappresentare. La Foresta Umbra è al 13 posto nella classifica dominata nelle prime dieci posizioni dalle grandi aree naturali della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Di quegli 8 miliardi di visitatori all’anno nel mondo, stando allo studio di Cambridge, 3.973.650 hanno visitato il Parco nazionale del Gargano e la sua Foresta Umbra. L’area protetta della Montagna del Sole è superata in classifica solo dal Parco nazionale del Cilento e dal parco dello Stelvio.
Storia millenaria
La Foresta Umbra è millenaria e, nonostante la mano violenta dell’uomo e del fuoco, ha conservato il suo manto vegetativo. Il carpino bianco e nero, aceri, roverella e leccio caratterizzano la parte più alta che raggiunge gli 830 metri di altitudine; le faggete percorrono la foresta fino ad una quota di 270 metri sul livello del mare. E poi decine di specie di anemoni, orchidee, viole e ciclamini. Attraversata da 14 sentieri realizzati dall’ente parco, è uno dei parchi con la più alta incidenza di biodiversità.

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