Un progetto autofinanziato, ancora in progress e per ora rivolto a un target da business class. La BlueWings Air promette di rimettere le ali al Gino Lisa, con la benedizione di Regione e Aeroporti di Puglia, ma ora bisognerà fare di nuovo i conti con la sfida mercato, quella sfida che il territorio ha perso già una volta: era il 2011 e la Darwin Airline lasciava lo scalo dauno per l’insostenibilità economica dei voli da Foggia una volta terminati i finanziamenti della start up. Oggi la società di brokeraggio con sede a Londra ci riprova, sfidando il demone delle tante false partenze e dei progetti a brevissimo termine che hanno fatto del Gino Lisa uno scalo fantasma: due rotazioni settimanali da Foggia a Milano, il lunedì e il venerdì e dal 6 dicembre un collegamento tra Foggia e Torino, più una serie di tratte su Mostar e Sarajevo, che hanno riscontrato l’entusiasmo del Governatore Vendola: “i Balcani, ha precisato, sono un mercato importante”. Prezzo di partenza: 125 euro a tratta senza nient’altro che un sostegno logistico da parte dell’Ente di Via Capruzzi. Vendola lo ha ribadito, così come l’Amministratore Unico di AdP, Giuseppe Acierno: non c’è nessun aiuto economico, ma sosterranno il progetto della BluWings anche attraverso iniziative di marketing territoriale. La compagnia opererà con un Fokker 50 da 50 posti che l’Air Vallèe noleggerà anche al Tour Operator riminese Libra Viaggi per le sue rotazioni verso i Balcani. La settimana prossima, ha annunciato l’account manager di Air Vallèe, Matteo Santin, arriverà un nuovo velivolo, un altro Fokker 50, che avrà base a Foggia. Certo, il mercato richiede risorse e progetti a lungo periodo. Su questo il referente italiano di BluWings, Valerio Zifaro, non ha dubbi e ha già annunciato che la società è pronta a coinvolgere la Regione in un progetto di sviluppo territoriale che fa leva su partnership commerciali con operatori del settore agroalimentare. Dunque per il momento l’impresa privata fa affidamento solo sulle proprie forze e su un business che sperano possa espandersi, è pur vero però che il Gino Lisa vanta ancora un credito importante, nel 2011, infatti la Regione aveva stanziato un milione di euro che di fatto non è mai stato utilizzato, e che potrebbe, anche se non si hanno conferme in merito, trovare impiego nell’iniziativa. Per parlare di progetto a lungo periodo o falsa partenza non resta che attendere il debutto sul mercato della nuova società, senza abbassare la guardia sui lunghi iter burocratici che hanno rallentato il rilascio della VIA e il parere dell’Unione Europea sugli Aiuti di Stato.

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