In ottima classifica Li Jalantuumene a Monte Sant' Angelo, il Capriccio di Vieste e Porta di Basso a Peschici.

Sale il Gargano, scende Peppe Zullo. Cresce la qualità della risto­razione di Capitanata, con quat­tro ristoranti della provincia di Foggia inseriti dalla Guida l'E­spresso 2014 pubblicata da pochi giorni; tra i migliori indirizzi in Pu­glia. La speciale classifica enoga­stronomica, stilata come ogni an­no da L'Espresso sotto la direzio­ne di Enzo Vizzari, incorona la buona cucina pugliese ponendo tra i migliori ristoranti della regio­ne quattro eccellenze del territo­rio dauno. Come Li Jalantuumene di Gegè Mangano, a Monte Sant' Angelo, cui va il punteggio di 14,5 e l'undicesima posizione in classifica; stesso punteggio per Il Capriccio, dello chef Leonardo Vescera a Vieste, che agguanta la dodicesima posizione. Alle loro spalle altri due ristoranti di Capitanata, ad entrambi i quali è stato riconosciuto il punteggio di 14. Le antiche sere di Lesina, i cui titola­ri Nazario Biscotti e sua moglie Lucia Schiavone, compagni di vi­ta e di lavoro, sono stati premiati per la bontà e la ricercatezza dei propri piatti con la diciassettesi­ma posizione in classifica; e il pe­schiciano Porta di Basso di Domenico Cilenti, ventunesimo nella graduatoria definitiva. A spiccare per la sua assenza è l'orsarese Pep­pe Zullo, il famoso chef contadi­no, la cui scelta di virare in dire­zione di ricevimenti e banchetti nuziali ha probabilmente deter­minato un arretramento del suo ristorante nella classifica annual­mente redatta dagli esperti de l'E­spresso. Il risultato conseguito nella nuova Guida l'Espresso non può che soddisfare Gegè Manga­no. "Le guide ai migliori ristoranti de l'Espresso e del Gambero Ros­so, ambedue appena pubblicate, confermano un dato di fatto: la provincia di Foggia registra segnali incoraggianti di crescita. An­ni fa, c'eravamo 10 e Peppe Zullo a far da pionieri, con l'appello a va­lorizzare le peculiarità del nostro territorio e i suoi prodotti tipici. Oggi invece c'è un intero territorio che cammina. Ci sono nomi di ca­libro carne Cilenti, Vescera, Bi­scotti, i cui ristoranti vedono quest’anno salire il proprio posizionamento nella guida de l'Espres­so. Ma penso anche a realtà assai interessanti e meno conosciute nello scenario della ristorazione locale, presenti a Torremaggiore come a Cerignola, destinate a far parlare di sé sebbene oggi non sia­no state ancora scoperte dalle gui­de specializzate", spiega Manga­no. Lo chef angiolino sottolinea però al contempo la ne­cessità di creare un sistema per far crescere la qualità complessiva dell’accoglienza offerta dal territorio daunio e garganico. Oggi abbiamo una grande ristorazione in Capitanata e nel Gargano, ma ci mancano ancora i servizi e la ca­pacità di fornire un'accoglienza completa.

Lucia Piemontese
L’Attacco