“Ma è prematuro parlare di tempi” – l’ho ha detto il vescovo Castoro, ricevuto da Papa Francesco con gli altri colleghi pugliesi a Roma.

Il Papa verrà, anche se oggi è prematuro indicare date. Tra l'altro andrà prima ad Assisi, come è giusto che sia, e poi a San Giovanni Rotondo. Ma verrà ... ". Monsignor Castoro è reduce dall'incontro con Papa France­sco a Roma in occasione della visita quin­quennale dei vescovi delle regioni d'Ita­lia in Vaticano e alla doman­da se sia riu­scito ad avere assicurazioni in merito ad una visita del Pontefice a san Pio am­mette: "Non ho apertamente avanzato un invito al Pa­pa"- rivela - perché eravamo tutti lì i vescovi di Puglia e non era proprio il caso in quanto tutti lo invitavano a venire nella nostra regione. Ma a sua Santità ho ricordato - poiché si parlava dell'imminente evento della nuova ostensione permanente del corpo di San Pio – che egli ha presieduto per ben due volte il raduno a Buenos Aires dei grup­pi di preghiera di San Pio in Argentina. Si ricordava tutto. Quindi un buon segno? "Sì. certo ... " risponde l'arcivescovo. I fedeli – dal canto loro - sono talmente convinti della venuta del Papa che la danno per scontata. Perché – sostengono in coro quella visita è nella natura stessa delle cose. In quanto per la prima volta nella storia della Chiesa un Papa ha deciso di chiamarsi Francesco. E per cui non potrà mancare e in Umbria e sul Gargano. Si tratterebbe del terzo Papa a San Giovanni Ro­tondo dopo Giovanni Paolo II (23 maggio1987) e Benedetto XVI (21 giugno 2009). Intanto a poco più di due settimane dalla ostensione perenne, i poco più di tremila gruppi di preghiera di Padre Pio sparsi in tutto il mondo (in Italia ne sono circa duemila il nucleo più consistente in Sicilia, più di 300) sono entrati in una comprensibile stato di fibrillazione. Si stanno organizzando per essere, presenti il 1 giugno a San Gio­vanni Rotondo. Trapelano nel frattempo alcune indiscrezioni sul clamoroso evento. In particolare la esatta pozione del corpo nell’urna di vetro al posto dell’attuale bara argentata. Le spoglie - come si sa - ­rimarranno li, dove si trovano oggi. Il fedele o pellegrino che dal l giugno arriverà nella crip­ta, dopo aver percorso il tunnel ornato dai mosaici di Rupnik e fatto il suo ingresso nell' ambien­te dal soffitto dorato, si troverà sulla destra dinanzi al corpo sta­volta esposto del santo stimma­tizzato. Si imbatterà prima nei piedi di san Pio e poi in tutto il resto della salma. Per intender­ei: chi si porrà di fronte all'urna, vedrà il capo di san Pio sulla sinistra e i piedi sulla destra. Il capo sarà reclinato leggermente verso chi guarda, verso l'ester­no, dove si posizionano di solito i fedeli in preghiera. Nel frattem­po fervono i preparativi. Dal 28 di maggio, a partire dalle ore 12, la chiesa inferiore rimarrà chiu­sa. Sarà riaperta alle ore 11 del 1 giugno. L'inizio dell'ostensione sarà preceduto da un triduo di preparazione, dal 29 al 31 mag­gio. Le messe vespertine nel san­tuario di Santa Maria delle Gra­zie saranno presiedute nell'or­dine da monsignor Tamburrino, da monsignor Cacucci e da monsignor Michele Castoro.

Francesco Trotta

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