Passato il ponte pasqua­le torna in primo piano la questione della messa in sicurezza della falesia garga­nica.

Lo scorso novembre andò in onda il soprllauogo dei tecnici dell' Autorità di ba­cino e del Demanio. I quali "attenziona­rono" i luoghi a più alto rischio di ero­sione dell'intero tratto preso in esame. Ovvero Tor di Lupo, Baia di Mattinatella e Baia delle Zagare o dei Mergoli. I risultati della verifica rimandarono una realtà piuttosto compromessa. Il punto più critico fu riscontrato a Mattinatella, in corrispondenza di Fontana delle Rose dove la falesia, piuttosto a ridosso della spiaggia, presentava (e presenta) del­le crepe. La stessa Regione Puglia decise infatti di prevedere nel progetto di in­terventi straordinari da effettuare, il ri­corso al posizionamento di reti di contenimento da applicare sulla parte a ri­schio crollo. Come si ricorderà i soldi per il progetto di interventi provengono da una delibera Cipe risalente all'agosto 2011. Sol­di finalizzati all'attuazione del piano na­zionale per il sud, settore turistico. Sono circa tre milioni e fanno parte di uno stanziamento complessivo di 17 milioni di euro, poiché abbracciano interventi da ef­fettuare, oltre che a Mattinata, anche in altre parti della regione Puglia come Brindisi, Polignano a Mare, San­ta Cesarea Terme e Ga­gliano del Capo. Per Mattinata la zona nel mirino è il tratto di co­sta che va da Mattina­tella a Vignanotica, pas­sando per Baia dei Mer­goli dove troneggiano i due splendidi monoliti di calcare forgiati dal vento ovvero i faraglio­ni della Zagare, simbolo della Puglia nel mondo. Per Mattinata i fondi a disposi­zione sarebbero saliti da tre a quasi 5 milioni poiché dagli iniziali tre milioni, ovvero la somma stanziata per i lavori di Mattinatella e Baia dei Mergoli; si sareb­bero aggiunti nel frattempo 1 milione e 750 mila euro "solo" per Tor di Lupo.

Francesco Trotta

ondaradio.info