A cura della “Fondazione Angelo e Pasquale Soccio”

Sarà presentato il 23 gennaio, presso il Teatro del Giannone di S. Marco in Lamis, il corposo volume degli Atti del Convegno (svoltosi a Monte S. Angelo nell’aprile 2007) su la Via Sacra Langobardorum.


Alla presentazione del volume di studi, che vede anche il patrocinio della Città di S. Marco, interverranno: Pasquale Corsi docente universitario e curatore del volume, Raffaele Cera attuale Presidente della Fondazione intitolata allo studioso garganico, Falina Marasca Editore e P. Mario Villani responsabile della prestigiosa biblioteca del Convento-Santuario di S. Matteo. Tutti questi studiosi, in sede di illustrazione, durante l’evento, si alterneranno per tracciare le linee risultanti dagli approfondimenti di altrettanti relatori che nel Convegno di M.S.A. hanno concorso a delineare il percorso storico di quella che è stata ed è tuttora una delle più importanti arterie della fede e della devozione dall’antichità del Medioevo ai giorni nostri.

Il volume, che finalmente vede la luce dopo ben cinque anni, è stato edito per conto della Fondazione “Angelo e Pasquale Soccio”, e voluto col finanziamento dei coniugi Cera-Delle Vergini per onorare la memoria dei loro genitori e pure la memoria di Benito Mundi ex presidente del sodalizio culturale. Il volume oggetto di presentazione in questa occasione vorrà confermare ai lettori una nuova e importante rilettura del territorio alla luce di recenti scoperte storiche interessanti, volendo ribadire un concetto fondamentale: cioè quale significato può aver avuto nel tempo questa Via Sacra e definirne limiti e confini anche per porre una parola conclusiva a quella che può essere, oggi, la sciocca querelle di alcuni interventi che mirano a ridisegnarne il percorso stravolgendo così “la storia del territorio” che questo volume vuole indicare soprattutto ai giovani, con l’ausilio, appunto, di valenti studiosi, perché si possano ulteriormente capire i valori di una pratica devozionale che ancora oggi attira milioni di pellegrini (anche a piedi) e fedeli che vogliono ripercorrere “il cammino” del segmento esistenziale: homo, angelus, Deus.

Non a caso si tratterà di questa <<Via, bene inscindibile della nostra storia e della nostra tradizione religiosa e culturale che, come tale, va tutelata e valorizzata per essere offerta ai visitatori e agli studiosi di oggi…ma anche consegnata alle future generazioni come eredità preziosa e irrinunciabile della nostra identità>>. L’intero programma dell’evento sarà rivolto, dunque, innanzitutto a quanti vogliono così compendiare storia e tradizione alla luce di una nuova visione di proposizione del nostro territorio.

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