Un patrimonio raro di 1500 anni ha acceso i riflettori dell’Unesco che gli ha conferito il titolo di “bene prezioso dell’umanita”. Perfino il New York Times ha inserito il paese dell’Arcangelo fra le trenta mete turistiche al mondo irrinunciabili. Il nuovo fermento che guida la città va nella direzione dell’orgoglio di chi ha costruito la storia di questo luogo. E così, domenica 23 dicembre, nel centro storico di Monte Sant’Angelo prenderà vita alle 17,30 l’antica tradizione del “presepe animato e borgo antico vivente” (percorso di circa un chilometro fra gli antichi mestieri).

La manifestazione presenta l’impegno da parte di operatori turistici, associazioni e Amministrazione della città di promuovere la cittadina garganica a livello mondiale e offrire un’esperienza attiva ai visitatori che sceglieranno la città Unesco come meta per le proprie vacanze natalizie. Si torna indietro nel tempo in un luogo che pullula di storia con centinaia di figuranti e antichi mestieri. Si potranno ammirare orafi, ramai, conciatori, ‘sammecalere’, artigiani del ferro battuto che mostrano e spiegano ai turisti le fasi e l’anima delle loro lavorazioni artigianali.

Inoltre si troveranno prodotti tipici natalizi del Gargano e prodotti caseari lavorati in loco. Il tutto deliziato da gruppi di musica popolare. Monte Sant’Angelo ha un fascino antico già nella sua presenza attuale, si immagini come sarà nel contesto del Presepe Vivente, con le botteghe degli antichi mestieri e fra i gruppi di musica folk che suoneranno nei vicoli del rione Junno (foto del titolo; ndr).

Raffaele Cotugno

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