“Non leggete con leggerezza queste righe perchè sto per chiedere a tutti voi un guizzo di sano orgoglio”: inizia così la lettera-appello di Ludovico Centola, giovane ingegnere di San Marco in Lamis, in relazione all’annuale campagna del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, per la salvaguardia dei “luoghi del cuore”. Attraverso tale censimento, arrivato alla sesta edizione, il FAI esorta cittadini e istituzioni a rendere possibile il recupero dei luoghi bisognosi di cura e protezione.

“Per una volta - dà la carica Centola, titolare in prima linea del progetto di divulgazione culturale ‘La valle degli Eremi’ (associazione che si occupa prevalentemente dello studio di eremi ed eremitismo nel Gargano occidentale) - dobbiamo essere uniti e il buon esito dell'aiuto che sto per chiedervi dipenderà dal nostro senso di appartenenza a questo Gargano, terra invidiataci da molti e spesso snobbata da noi stessi”.

“Lo scorso anno - spiega, - e lo dico con immenso orgoglio, nella prima posizione per segnalazioni sono arrivati gli Eremi di Pulsano sul Gargano orientale. Riconoscimento notevole per la nostra terra, nonché segno di compattezza di alcuni paesi garganici che si sono adoperati non poco. In tempo di crisi, dove i fondi per restaurare, valorizzare e mettere in sicurezza le opere d'arte scarseggiano, è forse questa l'unica possibilità per tutelare il nostro patrimonio. Quest'anno proveremo a supportare la candidatura degli Eremi di Stignano (foto del titolo, Eremo di Sant'Agostino; ndr), che si trovano nel versante opposto del Gargano orientale, dove sono siti quelli di Pulsano. Non vedetela come una competizione, ma come una sorta di coerenza logica.

“La Valle di Stignano - illustra - è la porta di accesso occidentale del Gargano, quella che usavano i pellegrini per recarsi alla grotta dell'Arcangelo Michele sin dagli albori del Cristianesimo sul Gargano. Nel corso dei secoli diversi monaci e religiosi hanno scelto questo luogo silenzioso per dedicare a Dio le proprie preghiere. Da qui la nascita di conventi, santuari ed eremi lungo questa valle. Un notevole sviluppo si è avuto quando la Madonna apparve al cieco Leonardo di Falco. La storia di questa valle è correlata a quella di Castelpagano e dell'Arcangelo Michele.

“Nei valloni che vanno da Castelpagano al santuario di Stignano - prosegue - sono stati censiti con assoluta certezza ben quindici eremi ancora tangibili, mentre altri ancora andrebbero studiati e ricercati. Alcuni di questi eremi conservano ancora affreschi magnifici che purtroppo il tempo sta minando, incisioni rarissime e altri segni degni di nota. Il fenomeno dell'eremitismo garganico è stato ancora poco studiato e meriterebbe maggiore attenzione se pensiamo che parte della santità cristiana passa per il Gargano. San Francesco, San Celestino V, Papi, Crociati e generazioni di Pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, hanno calpestato questa valle per arrivare a Monte Sant'Angelo.

“Salvare questi Eremi - conclude - significa salvare la nostra storia. Per questo motivo vi si chiede semplicemente di votare gli ‘Eremi della Valle di Stignano sul Gargano’ come vostro luogo del cuore. Non limitatevi a votare, invitate i vostri amici. E' la nostra terra, è la nostra storia e noi siamo tenuti a conservare questi segni tangibili del passato. I nostri figli e i nostri nipoti hanno il diritto sacrosanto di conoscere le proprie radici. In questi giorni stiamo costituendo un Comitato per la raccolta firme, stiamo coinvolgendo davvero tutti. Chiunque volesse supportarci dandoci una mano può farlo contattandoci al seguente indirizzo: comitato@lavalledeglieremi.it/”

Antonio Ciavarella


(Altre info sugli Eremi di Stignano: www.lavalledeglieremi.it - www.facebook.com/lavalledeglieremi)

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