Pasqua col sole, Pasquetta col tizzone: il detto, qui sul Gargano, in realtà recita "Natale col sole, Pasqua col tizzone". Questa volta si è verificato che la Pasqua, in qualche modo, sia stata beneficata da qualche raggio di sole. Oggi, Pasquetta, fa freddo come se invece di essere ad aprile si fosse a febbraio. Stamattina, infatti, la sorpresa: “Nove d'aprile, / la neve è ricomparsa / sul mio balcone”. Mi son fatto più fuori, ho girato lo sguardo a nord e il fianco di Montenero, anche a poco più di 600 metri sul livello del mare, mi si è presentato innevato, appena punteggiato dal verde dei rari alberi. Erano le 7.33. Alle 10: “Dopo la neve, / freddo smagliante il sole / sulla pasquetta.

"Sono cambiati i tempi", dice qualcuno. Io dico che non è vero. Il 28 marzo 1995, tornando verso San Giovanni Rotondo dalla Foresta Umbra, dopo una mattinata di sole, la neve si fece a noi incontro, proprio alle soglie della città. Il 2 giugno 1960, a Gioia del Colle, poco più alta di San Giovanni Rotondo, la neve scese violenta e abbondante, fino a raggiungere uno spessore di circa 15 centimetri. Il tempo non si cura delle nostre credenze, delle nostre abitudini, delle nostre tradizioni. Dobbiamo convincerci, invece, di vivere alla giornata! Precisamente come facciamo con la politica, dove nessuna previsione è veramente attendibile!

Vincenzo Campobasso

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