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Vacanze in Puglia: sorprendente Gargano, da Vieste a Lesina e Varano
Alla ricerca di una Puglia diversa, da Vieste a Peschici, nel Gargano, fra tornanti e spiagge, strapiombi e foreste. Profumi, sapori, avventure e incontri lungo uno dei litorali più belli d'Italia. Da scoprire prima dell'assalto estivo...
di Mariella Piscopo.
Rosso, verde, blu e bianco. Sono i colori del Gargano, l’angolo di Puglia tutto da scoprire per gli amanti della natura e dello sport, del mare e del buon cibo. È un territorio meno rinomato del Salento, ma non per questo da snobbare, anzi. Qui si sta puntando su un turismo di qualità: chef di talento tornano nella loro terra e propongono una cucina innovativa; si recuperano i centri storici; nascono alberghi diffusi e b&b originali.
GARGANO: I PROFUMI DI VIESTE
Sembra di stare sul ponte di una nave pronta a salpare, invece è il dehors del ristorante Il Capriccio, nel marina di Vieste, da cui parte l’itinerario di Dove. Pochi tavoli in una veranda vetrata e, sul pontile, una trentina di posti. Leonardo Vescera è uno chef appassionato, un vulcano di idee: “Ho lavorato con grandi chef, ne ho carpito i segreti, per poi tornare nel 2007 in Puglia e realizzare il mio sogno: far mangiare le persone in mezzo al mare. Così ho trasformato una trattoria sul molo in un sushi e wine bar e un ristorante che propone piatti di pesce creativi”. Fra le sue ricette fusion si possono citare il doppio raviolo farcito con burrata e i gamberi rossi con salsa ai ricci di mare; fra i dessert, il “tiramisud” con la ricotta, il pane raffermo al vincotto di carrube e lo zabaione caldo al caffè.
Una passeggiata nel centro storico di Vieste porta alla piacevole scoperta di musei come quello Malacologico, con quasi 15 mila conchiglie da tutto il mondo, e di laboratori artigiani. Un indirizzo su tutti? Lithos, dove Carlo e Raffaele Gentile, padre e figlio, traducono in oggetti di arredo le antichissime stele daunie del VII-VI secolo a.C., conservate nel Museo Archeologico di Manfredonia.
Di fronte al Castello di Federico II appare Casanita, un b&b con quattro camere e un terrazzo panoramico, che regala una vista a 360 gradi sulla città; poco distante, all’Enoteca Bua 1947, si possono gustare prodotti tipici accompagnati da una delle quasi 200 etichette della cantina. Un altro indirizzo del gusto, appena fuori Vieste, è Piana della Battaglia: ristorante Slow Food, pizzeria con forno a legna di ulivo e mercatino enogastronomico. Immerso nel verde del Parco Nazionale del Gargano, propone in estate degustazioni a tema, come l’aperitivo con il pastore. Un mandriano prepara a vista giuncata, ricotta e primo sale con il latte di capra garganica. Suggestiva la cena a lume di candela in veranda; ottimi i cavatelli con ragù di polpo e ceci.
A quattro chilometri, Villantica è una soluzione ideale per le famiglie, con villette e appartamenti nel verde, parco giochi e piscina. Da lì in auto si arriva facilmente al Giocabosco, all’interno della Foresta Umbra, millenaria oasi nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. Qui i piccoli possono divertirsi tra gli alberi, fare costruzioni con pezzi di legno, saltare sui tronchi abbattuti, entrare nella piccola capanna che ricorda quelle dei boscaioli, salire sul trenino. Un’altra attrazione è il recinto dei daini, dove vivono moltissimi esemplari, mentre a qualche chilometro di distanza c’è il laghetto artificiale Cutino d’Umbra. Un’esperienza indimenticabile in estate sono le escursioni notturne, in compagnia di guide, per scoprire gli animali del bosco.
DA VIESTE A PESCHICI: GROTTE, SPIAGGE E SURF
La costa a nord di Vieste è uno spettacolare inseguirsi di grotte da esplorare in canoa o prenotando un giro guidato. L’appuntamento è al Porto di Vieste alle 9 per salire a bordo della motobarca Desirèe di Graziano Trimigno e raggiungere la Baia di Vignanotica o dei Gabbiani. Davanti agli occhi scorrono Pizzo Munno; l’Architello San Felice, con l’omonima baia, un’insenatura profonda con acque verde smeraldo, perfetta per fare snorkeling; la Grotta Campana, che ricorda l’interno di un trullo; quella Viola, dal colore delle pareti; la Baia di Campi e quella di Pugnochiuso. Le spiagge più belle sono tra Vieste e Peschici, dalla Baia di Sfinale a Cala Lunga: 300 metri di arenile tra scogliere verdi, fino a Lido Zaiana, una caletta raccolta e poco affollata. Per gli amanti del surf, due le destinazioni: la Baia di Manaccora, spesso battuta dai venti, e la Spiaggia Lunga, ottima per cavalcare le onde. Questo tratto è pittoresco soprattutto perché si incontrano i trabucchi: giganteschi marchingegni di legno, usati un tempo per pescare. Vale la pena di fermarsi almeno in due di queste palafitte trasformate in ottimi ristoranti sull’acqua. A pranzo si va al Trabucco di Montepucci, della famiglia Fasanella. Molto suggestivo il tramonto Al Trabucco da Mimì, gestito dalla famiglia Ottaviano a Punta San Nicola. Una vera gioia sedersi sugli scogli e mangiare spiedini di polpo, seppie ripiene di verza caramellata, triglie fritte, gamberi e scampi crudi, accompagnati da un calice di vino o da un bicchiere di Bianca del Gargano, la birra artigianale autoprodotta. Uno dei gestori, Mario Ottaviano, ha ideato anche il Trabucco Jazz Live, un appuntamento musicale ormai consolidato. Sempre dall’intraprendenza di Ottaviano è nato Panini di Mare, che propone sfiziosi sandwich con il pesce. Per la notte Mario e sua moglie Lynsey, accolgono gli ospiti nel b&b Zia Nì: quattro camere in stile contemporaneo in una villa di campagna, con piscina tra gli ulivi e vista sulla Foresta Umbra. Un altro indirizzo per chi ama la buona cucina è la Chiusa delle More, con vista sul borgo antico di Peschici: un casale in un contesto di rara bellezza, con dieci camere di gusto francese e una veranda che si affaccia sulla piscina e sugli ulivi. Qui sono servite la colazione, un trionfo di dolci, frutta fresca, focacce e formaggi, e la cena a base di piatti deliziosi, come i paccheri al sugo di gallinella.
DA PESCHICI A VICO DEL GARGANO: BAMBOLE E GABBIAN
Abbarbicato alla roccia, con le sue casette bianche, Peschici va scoperto lentamente, passeggiando nei vicoletti e fermandosi nei punti panoramici. Ci si imbatte in botteghe artigiane come Ceramiche Frammichele dei fratelli Biscotti, che si sono inventati le bambole dell’amore, pupe di argilla ispirate alle donne del posto e ai vari mestieri: “Contribuiscono a far sposare tante coppie di Peschici. I ragazzi mettono la bambolina fuori dalla finestra dell’amata: se la mattina dopo sono state ritirate, significa che il sentimento è corrisposto”, spiegano Rocco e Peppino Biscotti.
In due minuti di cammino si arriva al ristorante del talentuoso chef Domenico Cilenti. Porta di Basso ha un’unica sala interna e un terrazzino a picco sul mare con quattro tavolini. I piatti sono ogni volta opere d’arte, come il polpo di nassa ai carboni con lenticchie, limone e sedano ghiacciato. Insieme alla moglie Annalisa, Domenico ha trasformato alcune casette del centro in un albergo diffuso, Gli Orti di Malva: le camere hanno terrazzini sospesi tra cielo e mare e sono tutte diverse.
Una quindicina di chilometri e si è a Rodi Garganico, porto di collegamento con le Tremiti e splendido borgo arroccato a un promontorio ricoperto di ulivi e agrumeti: le abitazioni sembrano disposte l’una sull’altra ed è bello passeggiare nei quartieri antichi.
Villa Vittoria è un albergo in collina, con tanti angoli relax e una bella piscina nel verde. Il punto di forza è il ristorante Senza Civico. Dopo l’antipasto di dieci portate, dal polpo grigliato su purea di fave e cicorie al battuto di gamberi, si può proseguire con i cavatelli con calamaretti e crema di pistacchio e patate.
A 13 chilometri, Vico del Gargano è un’autentica sorpresa: a 500 metri di altezza domina l’intera vallata fino al mare. Protetto da torri di guardia e fitto di imponenti comignoli, il centro storico è un saliscendi di scale, stradine, piazzette, archi, grotte e trappeti (i frantoi antichi), come quello che ospita il Museo della civiltà contadina. Qui l’enoteca-ristorante Il Trappeto ripropone antichi sapori come la paposcia, una focaccia vichese, le polpette di pane, il pancotto con le rape. D’estate si cena nella terrazza panoramica, L’Orto del Conte.
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LESINA E VARANO: LA SORPRESA DI UNA VILLA SOMMERSA
I due laghi costieri di Lesina e Varano, raggiungibili da Vico lungo la statale 693, separati dal mare da alte dune sabbiose, sono un paradiso ornitologico: aironi rossi e tarabusi, cenerini e fenicotteri. Una destinazione perfetta per gli amanti della natura e gli sportivi, che qui praticano pesca, vela e canottaggio. Per escursioni in barca, in compagnia di Alberto Calvo, di In Laguna, si parte da Bosco Isola e si arriva all’estrema punta est del Lago di Lesina, la più ricca di fauna; oppure si raggiunge l’Isola di San Clemente, sito archeologico che nasconde sott’acqua i resti di una villa romana. Si costeggia il borgo marinaro di Lesina e si scende a terra davanti al Centro Visite, che accoglie l’Acquario, il Museo etnografico La Casa del Pescatore e il Parco ornitologico. Sosta gourmet al ristorante Le Antiche Sere dello chef Nazario Biscotti: ottimi i maltagliati al verde di rape con cefalo e bottarga. Dal lago s’intravede il profilo delle Tremiti, ad appena 12 miglia di distanza: basta mezz’ora di gommone per trovarsi in un luogo incontaminato. E passa la voglia di rimettersi al volante.
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