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La “Cumpagnia dei sammarchesi” , 35 Km di cammino per San Michele Arcangelo
Il pellegrinaggio a piedi della "Cumpagnia dei sammarchesi" all'arcangelo Michele nella sua Basilica-grotta di Monte Sant'Angelo.
Anche quest'anno, come da molti secoli ininterrottamente, il pellegrinaggio a piedi all'arcangelo Michele nella sua Basilica-grotta di Monte Sant'Angelo partirà il 20 maggio 2013 (secondo lunedì dopo la festa) dopo la Messa delle 5,00 dalla Chiesa Madre di San Marco in Lamis. Il primo giorno si farà tappa a San Matteo, alla chiesa madre di San Giovanni rotondo e si arriverà verso le 17,30 alla Basilica-grotta di San Michele a Monte Sant'Angelo. Il 21 maggio i pellegrini seguiranno la Messa alle ore 8, poi faranno le loro devozioni private e un fraterno incontro con i padri micheliti e la città di Monte Sant'Angelo, nel pomeriggio alle 17 ci sarà la corona angelica e il Rosario in Basilica. Il giorno 22 maggio alle ore 7 Santa Messa e alle 8 partenza a piedi da Monte Sant'Angelo per il viaggio di ritorno a San Marco in Lamis dove si arriverà in serata inoltrata.
Il santuario di san Michele è stato fin dalle origini meta di innumerevoli pellegrinaggi, divenendo il più famoso luogo di culto dell'Occidente. Le iscrizioni in tutte le lingue e di tutte le epoche rinvenute dagli archeologi attestano la presenza di pellegrini di moltissime nazionalità: goti, franchi, alemanni, angli, sassoni. Nel periodo delle crociate il santuario di san Michele divenne tappa d'obbligo prima di partire per la Terra Santa.
Nel medioevo il santuario garganico era tra i quattro più frequentati luoghi di pellegrinaggio della cristianità secondo l'itinerario di redenzione spirituale, noto come Homo, Angelus, Deus, che prevedeva la visita alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo a Roma e di S. Giacomo di Compostela in Spagna (Homo), all'Angelo della Sacra Grotta di Monte Sant'Angelo (Angelus), infine ai luoghi della Terra Santa (Deus).
Per vicissitudini politiche con lo spezzettamento degli stati italiani era difficile percorre a piedi i lunghi itinerari e così si privilegiavano le navi per i lunghi pellegrinaggi. Al Gargano non si dirigevano più pellegrinaggi di persone singole ma i pellegrinaggi divennero di gruppi organizzati. Gli umili pellegrini si dirigevano al Gargano con gruppi chiamati Compagnie (nel regno napoletano le confraternite erano chiamate anche "Compagnie"), però i gruppi di pellegrini non erano organizzati come confraternite e non avevano una struttura gerarchica e una approvazione religiosa e civile perché non avevano una stabile struttura ma la compagnia viveva solo in funzione del pellegrinaggio a Monte Sant'Angelo.
Le compagnie che facevano anche diversi giorni di viaggio a piedi per raggiungere il santuario garganico erano moltissime: dagli Abruzzi, dal Napoletano, dall'agro pontino, dalla Ciociaria, dalla Basilicata, dalla Puglia. Ognuna portava il suo rituale, il suo costume, il suo canto. Le ricerche di storia religiosa ci hanno dato un grande spaccato di questa gente che si metteva in cammino con meno di niente, ma sulle strade camminava per raggiungere il loto caro Michelino riccitello e ricordare al momento dell'uscita dalla grotta per il ritorno: Se l'anno prossimo non ci vediamo qui, ci vediamo all'eternità.
Da alcuni decenni i lunghi percorsi a piedi sono scomparsi, le compagnie raggiungono Monte Sant'Angelo con i pulman e fanno solo gli ultimi chilometri a piedi. Solo la compagnia di San Marco in Lamis va ancora ininterrottamente in pellegrinaggio comunitario a piedi alla grotta-basilica con un rituale simile da secoli. Oltre quattrocento sammarchesi si mettono in cammino a maggio per questo pellegrinaggio comunitario di tre giorni (a settembre il gruppo è più circoscritto ma lo spirito del pellegrino è sempre vissuto intensamente). Il percorso è quello che per quindici secoli hanno percorso sia pellegrini "illustri" che semplici camminatori in ricerca dell'Assoluto.
Il pellegrinaggio è interamente a piedi per circa 35 km. da San Marco in Lamis a Monte Sant'Angelo sul tracciato della Via sacra Langobardorum ora parzialmente sulla SS 272, ci saranno al seguito un pullman e macchine di soccorso. Non necessita nessuna iscrizione, per informazioni sulla logistica e altro tel. 336831470 (Antonio, priore), 3491591680 (Michele) oppure 3294270135 (Maurizio) oppure presso il sito https://www.facebook.com/pages/La-Cumpagnia-di-San-Michele/118469894857337 o anche presso la sede della Confraternita di San Michele Arcangelo in Via Zuppetta 5 a San Marco in Lamis.
A San Marco in Lamis è molto forte la devozione all'arcangelo san Michele. Per molti secoli da San Marco in Lamis partivano tre pellegrinaggi che si dirigevano alla grotta di San Michele a Monte Sant'Angelo tra maggio e settembre. Nel periodo fascista il pellegrinaggio è stato ridotto ad uno solo, molto frequentato e fatto con molta devozione. Il pellegrinaggio sempre svolto a piedi dura tre giorni: uno per andare, uno per svolgere le proprie devozioni ed il terzo giorno per il ritorno. Il pellegrinaggio dei sammarchesi si svolge nella seconda metà del mese di maggio, vi partecipano circa 300 persone a piedi e oltre 2000 con automezzi.
ildiariomontanaro.it
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