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EVENTI Dal 6 al 10 agosto è Carpino Folk Festival: un’edizione essenziale ma di qualità Presentata la XXI edizione della storica kermesse garganica. Ospiti Cristiano De Andrè, il Capitan Capitone Daniele Sepe e la sua ciurma, ma anche tanta tradizione La caratteristica principale del Carpino Folk Festival, che si terrà dal 6 al 10 agosto nel piccolo centro garganico, è l’essenziale: valorizzare la tradizione musicale italiana mescolandola in un programma che strizza l’occhio alla musica colta ma anche al folk revival italiano, alla musica d’autore e quella internazionale. Non mancano i laboratori di canto, chitarra battente e tamburello, e continua la sezione dei concerti e cunti sui treni delle Ferrovie del Gargano. Ma l’evento più importante è sempre lo stesso da 21 anni: il concerto finale con i Cantori di Carpino “armati” di chitarre battenti e francesi, tamburelli e nacchere e guidati dal centenario Antonio Piccininno. La 21esima edizione del Carpino Folk Festival, organizzata dall’omonima associazione culturale e sostenuta dalla Regione Puglia con fondi europei, dal Parco Nazionale del Gargano, dal Comune di Carpino, dalla Camera di Commercio di Foggia e le sponsorizzazioni private, è stata presentata sulla pagina facebook ufficiale del festival non prima di aver spiegato le difficoltà che gli operatori culturali stanno attraversando a causa del sentenza del Tar del Lazio che ha bloccato gli stanziamenti del 2016 allo spettacolo del vivo. Non che il Carpino Folk Festival fosse tra i beneficiari, ma è chiaro che se i grandi contenitori culturali non sono finanziati dal Fondo (nazionale) Unico dello Spettacolo allora con le medesime risorse gli enti regionali e locali debbono far fronte alle necessità sia dei grandi che dei piccoli attrattori culturali. Il tema di questa edizione resta ancora legato alla madre terra, ma quest’anno sente il bisogno di distaccarsene “Coltivare la musica è nutrire l’anima”: non si può vivere di sole sostanze materiali, ma l’anima umana per non soffocare ha bisogno di estraniarsi. La musica è parte integrante della nostra vita e costituisce il miglior antidoto omeopatico al caos e alla noia della quotidianità o alle amarezze che il destino ci riserva. Si parte, quindi, con Cantar Viaggiando e il treno delle Ferrovie del Gargano da S. Severo direzione Gargano con tre appuntamenti previsti dal 6 all’8 agosto. Il primo con l’etnomusicologo Salvatore Villani che declinerà a suo modo l’anima del Gargano (a proposito l’hashtag della XXI edizione è #ANIMACFF); seguirà una doppia rappresentanza del gruppo dei Têtes de Bois, Andrea Satta e Angelo Pelini accompagnati dalla curatrice e conduttrice Radio Rai, la lucana, Timisoara Pinto; infine il cantautore e musicista locale Ciro Iannacone. Elementi di creatività nelle ferrovie locali per promuovere un turismo attento alla lentezza, per favorire una migliore e più sicura mobilità collettiva e godere a pieno degli squarci di bellezza straordinaria di cui è pieno il Gargano. I concerti iniziano il 7 Agosto con un appuntamento tra sacro e profano, musica colta e musica popolare previsto nella chiesa patronale di Carpino resa famosa proprio dalle fotografie scattate dalle migliaia di appassionati che ogni anno si recano al festival, la chiesa di S. Cirillo di Alessandria. Protagonista il tenore e musicologo italiano Marco Beasley specialista nel repertorio vocale del Rinascimento e del Barocco e nella letteratura musicale del XV e XVI secolo, ma anche profondo conoscitore della musica popolare dell’Italia meridionale che col suo modo di cantare caratterizzato da grande vitalità e sensibilità, da una vasta gamma di timbri differenti e una notevole presenza scenica. ci offrirà un lunghissimo viaggio musicale sulle coste dei mari del Sud alla scoperta di luoghi meravigliosi e gente straordinaria spesso senza nome ma dalle mille parole, dai mille canti. L’8 agosto si cambia genere. Dalla musica colta che interpreta i versi dei poeti popolari si passa ai cantastorie che l’Italia l’hanno cantata dal sud: Otello Profazio, Matteo Salvatore, Enzo Del Re e Antonio Infantino. Canti, parole e visioni di studiosi, scrittori, giornalisti e artisti (Andrea Satta, Angelo Pelini, Timisoara Pinto, Giovanni Rinaldi, Mimmo Ferraro, Maurizio Agamennone, Salvatore Villani e Anna Corcione) passeranno così in rassegna la stagione del folk revival italiano, della quale i 4 suddetti sono le espressioni più significative e motivo di ispirazione per molti dei protagonisti della scena musicale italiana attuale: una perdurante attualità che sarà bene evidenziata dal concerto di Peppe Voltarelli dedicato a Otello Profazio che per decenni ha raccontato l’anima dolente e stralunata di un meridione eternamente uguale a se stesso, Qui si campa d’aria. Il 9 e il 10 agosto il programma continua in piazza del Popolo con Antonio Infantino, (Daniele Sepe e la sua numerosa ciurma in) Capitan Capitone e i Fratelli Della Costa, Yaite Ramos, la musicista cubana meglio nota come La Dame Blanche, il concerto di Cristiano De Andrè Cante De Andrè, il progetto calabrese di Re Niliu e la chiusura dei Cantori di Carpino. L’ingresso è gratuito come sempre. “I contenitori culturali come i festival sono un veicolo importante di promozione dell’immagine della nostra terra” ha commento il Presidente dell’Associazione Culturale Carpino Folk Festival, Mario Pasquale Di Viesti. “Attraverso la cultura, la musica, la danza è possibile far vivere le città e la loro economia. Il Carpino Folk Festival si realizza con l’impegno di molti, il mio ringraziamento va al Parco Nazionale del Gargano, alla Camera di Commercio di Foggia e al Comune di Carpino che affiancano la Regione Puglia, agli sponsor (come le Ferrovie del Gargano) e alle imprese locali (ad es. Foodaunia) che ci permettono di mantenere alta la qualità artistica. Ringrazio tutti i volontari che si impegnano gratuitamente e il pubblico che in tutti questi anni ci ha premiato con la fedeltà”. “Viviamo in una regione – ha continuato Di Viesti – ricca di storia e di cultura che negli ultimi decenni si è caratterizzata anche con i suoi festival che a loro volta hanno saputo raccontare al mondo la bellezza di una terra “naturalmente” musicale. Deve essere fatto ogni sforzo per sostenere queste cartoline. Occorre metterli in condizione di sapere per tempo il sostegno pubblico e consentirgli di programmare e di realizzare produzioni artistiche proprie e quindi di raccogliere più efficacemente risorse private. L’avvio del nuovo sessennio di programmazione, invece, sembra dirci che l’Europa ha smarrito il valore unificante della diversità culturale e sembra aver messo in dubbio l’uso dei fondi europei per promuovere e tutelare il patrimonio immateriale che va dalla musica allo spettacolo, dall’arte al cinema”. “In questo clima di incertezza degli stanziamenti – ha precisato il presidente del’Associazione – sento, pertanto, il bisogno di esprimere un plauso particolare all’Assessore Regionale, Raffaele Piemontese, che, ci ha incoraggiati ed invitati a continuare ad essere presidio di cultura permanente e di realizzare coraggiosamente la XXI edizione del festival del Gargano, tra i più rappresentativi e identitari contenitori culturali della Puglia. Quest’anno l’edizione l’abbiamo qualificata “essenziale”. Essenziale perché, per non smentire la qualità della nostra proposta artistica, abbiamo deciso di rinnovarci e di riproporre solo le iniziative essenziali, quelle che ci hanno reso un eccellenza nazionale. Crediamo di esserci riusciti”.
La 21ª edizione del Carpino Folk Festival è organizzata dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival, direzione artistica Luciano Castelluccia, con il sostegno dell’Unione Europea (Fondo per lo Sviluppo e Coesione) – Regione Puglia – Comune di Carpino – Parco Nazionale del Gargano – Camera di Commercio di Foggia PROGRAMMA Sabato 06 Agosto 2016
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