Trekking su Monte Spigno
-ore 9,30 Partenza dal maneggio Posta Ruggiano
-ore 11,00 Caffè a Casa Natura
-ore 13,00 Arrivo su Monte Spigno, pranzo da campo
-ore 15,30 Rientro a Posta Ruggiano lungo i percorsi dei Giganti del Bosco(arrivo 19.00 circa).
MONTE SPIGNO
Monte Spigno, che con i suoi 1008 metri rappresenta la terza cima del Gargano, si trova nel territorio del Comune di Monte Sant’Angelo e fa parte, insieme al monte Calvo (1056 metri s.l.m.) e al monte Nero (1014 metri s.l.m.), dell’importante dorsale montuosa,
La parte più alta di Monte Spigno è caratterizzata dalla presenza diffusi di fenomeni carsici superficiali e da numerosissime doline, spesso affiancate, il cui fondo è in molti casi integralmente ricoperto da felci.
Le caratteristiche naturalistiche di quest’area, conosciuta con i toponimi di bosco Quarto, bosco Spigno e bosco di Manfredonia, sono oltremodo articolate, per la presenza di numerose associazioni vegetali: si rinvengono infatti qui tutte le associazioni tipiche del Gargano, ad eccezione delle pinete di pino d’Aleppo (a causa dell’eccessiva distanza dal mare).
Alle leccete termofile di Piano della Castagna e del Puntone della Giumenta si alternano le cerrete di valle Ragusa (con esemplari secolari di cerro e anche di carpino bianco) e valle Ceresaldo, le faggete mesofile delle pendici del Monte Spigno, con ricco sottobosco di agrifoglio e pungitopo, le praterie caratterizzate da vasti tratti di roccia affiorante proprie del crinale di Monte Spigno.
Alle essenze arboree citate si associano, con estrema variabilità, acero opale e acero montano, carpino bianco e carpino orientale, roverella, farnetto e orniello.
Di particolare suggestione alcuni faggi giganti nelle zone più aspre di Monte Spigno o vetusti aceri coperti di muschi verso la vetta del monte.
Questi boschi costituiscono traccia dell’antico Nemus garganicus, la foresta che sino ai primi anni del 1800 ricopriva una vasta parte del Gargano, senza soluzione di continuità con l’area della Foresta Umbra.
La tana di un Picchio
La scarsa presenza dell’uomo, la vastità dei boschi ancora presenti e un ambiente ancora abbastanza integro consentono la presenza di una fauna interessante. Tra i mammiferi si citano il gatto selvatico, la martora, il tasso e il cinghiale; tra gli uccelli le sei specie di picchi presenti nel Gargano (tra cui il raro picchio dorsobianco) e numerose specie di rapaci, diurni e notturni. Tra i grandi assenti va ricordato invece il capriolo garganico, probabilmente a causa della caccia negli anni passati .
La posizione di questi boschi ne fa un importante snodo delle storiche vie di pellegrini, viandanti e pastori provenienti dal versante settentrionale e occidentale del Gargano; i tratturi storici sono invece l’elemento di connessione di questi boschi con i valloni del versante meridionale.
La loro storica importanza economica è legata alla risorsa del legno (basti pensare al tracciato della ferrovia a scartamento ridotto Decauville) e al pascolo. Ancora oggi l’area è servita da numerosi fabbricati rurali, che vedono nella zootecnia e nella produzione casearia, la loro principale attività.
Questi elementi giustificano la presenza di una ricca rete di strade secondarie, sentieri, mulattiere attraversati ancora oggi quotidianamente da greggi di bovini diretti alle fonti di acqua (cisterne, piscine, cutini), al pascolo o alle rispettive aziende agricole (Jazzo, Casino, Masseria).
Possibilità di soggiorno in Hotel, Villaggio Turistico, Case Vacanze, Residence a Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Ischitella, San Nicandro Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Mattinata, Manfredonia, Monte Sant'Angelo
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